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Parmenide di Elea: il razionalista che negò il movimento e la molteplicità.

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  Tratto dal saggio  Il Sapere degli Antichi Greci Parmenide (- 515; - 450) nacque nella Magna Grecia, più precisamente ad Elea, oggi localizzata nella contrada Piana di Velia, in provincia di Salerno. Della sua vita si hanno poche notizie. Fu l'iniziatore della corrente di pensiero detta  eleatica  e probabilmente fondò una scuola. Stando a quanto ci riferisce Platone, sembra che negli anni della vecchiaia intraprese un viaggio alla volta di Atene, nel corso del quale ebbe modo di conoscere Socrate in giovane età. Il pensiero di Parmenide ci giunge mediante la sua unica opera: un poema in esametri intitolato  Sulla Natura , composto da un Proemio e un'ulteriore trattazione suddivisa in due parti, ovvero  La via della Verità  e  La via dell'Opinione . All'interno di quest'opera il filosofo narra di un viaggio immaginario che lo conduce alla dea della giustizia Dike, colei che possiede la chiave per la sapienza.  Ed è proprio grazie a Dike che Parmenide viene iniziat

Eraclito di Efeso: la logica dell'unità dei contrari e la metafisica dell'eterno fluire

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    Tratto dal saggio  Il Sapere degli Antichi Greci Eraclito di Efeso (-535; -475) è stato uno dei maggiori pensatori presocratici. Nacque in una famiglia aristocratica ed era un discendente di Androclo, il fondatore di Efeso, ma ad Eraclito non interessavano né la fama, né il potere, né la ricchezza. Nonostante avesse diritto al titolo onorifico di  basileus , che nella Grecia antica indicava una sorta di re-sacerdote che si occupava degli ambiti religiosi, vi rinunciò. Il Re di Persia, Dario, lesse il suo libro e lo invitò a corte promettendogli grandi onori, ma il filosofo rifiutò, rispondendo che chi insegue la miserabile follia di placare l'insaziabilità dei sensi e dell'ambizione del potere è condannato a restare lontano dalla Verità. Si guadagnò l'inimicizia degli Efesini, quando riuscì a convincere il tiranno Melancoma a deporre il potere, abdicando per andare a vivere nei boschi ad aperto contatto con la natura. Visse in solitudine: prima in un tempio ionico dedic

Pitagora di Samo e il segreto della setta dei pitagorici

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  Pitagorici riuniti per celebrare il sorgere del Sole (Fëdor Bronnikov, 1869) Tratto dal saggio  Il Sapere degli Antichi Greci Pitagora di Samo (-570; -495) è la figura più poliedrica, stravagante e controversa della storia del pensiero occidentale, ma allo stesso tempo anche la più nota e influente.  Fu astronomo, matematico e scienziato, politico, mistico e taumaturgo.  Le notizie su Pitagora oscillano tra realtà e leggenda al punto che alcuni studiosi hanno addirittura messo in discussione la sua esistenza. Per quanto ne sappiamo, nacque nell'isola di Samo e fu scolaro di Ferecide e Anassimandro. C'è chi sostiene che fosse figlio di un uomo facoltoso di nome Mnesarco, altri che suo padre fosse il dio Apollo. Si dice, ma non è certo, che viaggiò in Egitto e Babilonia dove apprese parte della sua sapienza. Infine si stabilì a Crotone, nella Magna Grecia, dove fondò la sua scuola. Quella di Pitagora più che una scuola fu, allo stesso tempo, una setta mistico-religiosa, una com